ATTIVITA' Concorso di poesie "Con gli occhi e con il cuore" 2006
Sogno
Emma Bruschi
Un prato grande e coinvolgente,
dove posso saltare
finalmente nel cielo sereno e
alla fine toccherò
tutto quello che c’è intorno a me,
coinvolgerò la mia famiglia
finché non sarò sbocciata felice
come un fiore.
La mia casa nel Borgo
Diana Isacchi
Ho una casa nel Borgo
Tra vecchi palazzi e
antichi giardini.
Il vento silenzioso
fra alberi attempati
e l’odore della giovane mimosa.
Gli uccelli quieti
volano in tondo nel cielo.
Gatti “brischiolati”
vanno e vengono tra i tetti.
Ogni tanto le campane ricordano
che il tempo si consuma.
E da lassù vedo tetti, vie, piazze.
L'albero
Rekaliu Rrezarta
E’ un mattino nuovo
E un mare bianco
Inonda i miei occhi
Di gioia.
Il ciliegio è rinato,
è tutto fiorito
come fiorisce nel ricordo
la dolce primavera
nel mio Kosovo,
quando i ciliegi del nonno
mi vedevano
correre felice.
E negli occhi
Non c’era guerra
Ma solo fiori bianchi
Nell’azzurro.
La vita è ...
Anna Del Furia
Credo che la vita sia tanto,
anche per chi crede
di avere niente.
Cantare sotto il sole
E anche sotto la pioggia,
Se il cuore è felice.
Dare la mano a qualcuno,
prima la mamma
e poi tu, che non sei nessuno.
Scoprire la primavera
E sentire un battito d’ala
Nel cuore
E portarlo a tutti
Per dare fantasia e libertà
A chi non ce l’ha.
Correre in un verde prato
Per gridare a tutti
Che ognuno è nato per vivere
E dare la vita.
Ancora vale
Sara Santini
Si vale ancora
la mia bambola antica, la prima amica
di sogni e confessioni,di prime
affermazioni del mio essere io.Con te
parlavo, ti raccontavo e tu ,come
nessuna, con quella faccia da luna mi
davi il sole e le stelle, eravamo come
sorelle dirette alla stessa meta. Oggi
sono cresciuta, ci sono le Barbi attuali,
tutte perfette, tutte uguali.
Ma, se voglio ritrovare i miei sogni,
senza che me ne vergogni, ricerco te,
mia bambola antica, mia vecchia amica!
Papa Karol
Monica Buticchi
Ogni domenica una bianca figura
stancamente affacciata ad una grande finestra
tutto il mondo benediceva
con la sua mano destra.
La bianca figura superava ogni muro
per abbracciare ogni figlio
triste, lontano e senza futuro.
La bianca figura accarezzava i bambini,
a tutti i giovani la mano tendeva
con loro parlava, con loro rideva.
Quella bianca figura non è più con noi,
ma per tutti ha indicato la strada sicura
dicendo alla gente “ Non abbiate paura”.
Castelli di sabbia
Tommaso Bruschi
Che belle storie
Che racconta il babbo!
Parlano di avventure al mare
di castelli di sabbia.
Quattro torri
con intorno sassolini di tanti colori
mura di sassi grossi, grigi
ponticini di conchiglie
bianche, nere, roselline, gialle, violette……
Poi l’onda è arrivata
e ha distrutto il castello!
Ma non la voglia
di fare il bagno insieme!
CHE PASTICCIO !!!
Classe II - Anghiari
Nella scuola stamattina
c’era la fata Trasformina
che ogni cosa ha rovesciato
e un pasticcio ha combinato!
Un bambino è arrivato già stanco
e si è seduto sopra il banco …
Invece di “ Buongiorno” dice “ Buonanotte ”
e cominciano le lotte.
Tutto è cambiato e non è più lo stesso:
la lavagna scrive sopra il gesso
e intanto ( questa è bella! )
la gomma disegna e il lapis cancella !!!
La matita serve ad appuntare
E il temperino serve a colorare
Con le forbici possiamo incollare
E con la colla si può ritagliare!!!
Per stare zitti si alza la mano
e prende un premio chi fa più baccano
E ogni bravo, bravissimo bambino
butta la carta fuori dal cestino !!!
La maestra di matematica
Oggi spiega la grammatica,
invece quella di religione
ci fa fare la sottrazione!
La maestra di geografia
oggi insegna geometria
Mentre l’insegnante di inglese
Parla l’arabo e il cinese!
Il maestro di motoria
ci racconta una bella storia
e la maestra d’italiano
insegna musica e canta un brano!
Il pulmino lo guida la bidella
e l’autista suona la campanella…
e intanto cosa fa la cuoca?
E’ in palestra che salta e gioca!
Dentro l’aula multimediale
ci sono piatti, bicchieri e un boccale;
e ogni bambino adesso pensa:
-Cosa succederà alla mensa?
C’è un pranzetto stuzzicante:
un arrosto di stampante
con la tastiera di contorno
e un vassoio di mouse al forno!
Un monitor alla pomarola,
uno scanner alla pizzaiola..
E per dolce cosa c’è qui?
Una montagna di floppy e CD!
C’è una cosa fortunata
In tutto questo rovesciamento:
che l’intervallo dura una giornata
e la lezione solo un momento!
Però c’è troppa confusione,
siamo tutti “ nel pallone”…
TORNA, FATA TRASFORMINA ! RIMETTI TUTTO COME ERA PRIMA !!!
La felicità
Giulia Ulivi
Per me la felicità è un raggio di sole,
che spicca il volo come un
gabbiano;
La felicità è una cosa che
si prova dentro,
è come un soffio di vento
che ti solleva i capelli;
la felicità è immensa
si sente ma non si tocca,
la felicità è come un
sospiro di una persona,
la felicità è un bimbo che
sorride.
Leggere … Crescere
Cesare Martelli
Leggere mi fa essere su di un trono,
un trono di libri,
libri di storia,
di geografia,
di matematica…
mangiando pagine e pagine,
mi diverto sentendo
il piccolo
fruscio del foglio…
leggendo… leggendo …
si cresce.
VIAGGIANDO S’IMPARA
Classi III e IV - Ca' Raffaello
Il castello dei conti Oliva
Era una volta un paese che non finiva.
Oggi ospita tre musei ben sistemati
Con tanti oggetti da noi ammirati.
Oggetti piccoli, grandi, ricchi di memoria
Per ricostruire dei bisnonni la storia.
L’aratro di legno, tirato dai buoii
Immagina la fatica che vuoi.
Il sacco del grano con mille toppe
Ci dice che le esigenze non erano troppe.
Le scarpe in tanti modi accomodate
Erano davvero sudate.
Costruivano tutto da sé, perfino
Le vesti di lino.
La miseria sviluppa l’ingegno
il bucato nella tinozza di coccio o di legno
il detersivo con la cenere ricavato
“ranno” era chiamato.
Nella stalla il quadro di S.Antonio Abate
Per proteggere le ultime nate.
La sacra famiglia sopra il letto
La croce con la palma nel campetto.
Sì, c’era povertà
Ma tanta onestà!
Si accontentavano di poco
E felici si riunivano accanto al fuoco.
IL MAGO PASQUALE
Classe IV - De Amicis Sansepolcro
S’io fossi il Mago Pasquale
Farei un grande uovo
Con una sorpresa molto speciale
In ogni strada, piazza, viale
Per avere nel Borgo
Una soluzione ad ogni male.
In via del Prucino
Farei costruire un marciapiede
Perché ogni bambino possa camminare
Senza rischiare.
In piazza Torre di Berta
Tanta erba morbida come una coperta
E per far divertire i bambini
Collocherei tanti giochini.
In via Santa Caterina
Farei dare un’aggiustatina
Così le case, anche se contorte
Non sarebbero più smorte.
A porta del Ponte
C’è la mia scuola di fronte
E quando suona la campanella
Sarebbe cosa bella
Se per magia
Tutte le macchine andassero via.
La magia è appena cominciata
Continuiamo la passeggiata
E avremo un sorpresone
In ogni “cantone”.
In via XX settembre
Farei spuntare un bosco permanente
Per passarci il tempo allegramente
Con tanta altra gente.
In via Giovanni Buitoni
Farei apparire in tutti i finestroni
Fiori gialli, rossi e blu
Così la gioia della gente sarà di più.
A Porta Romana
Farei costruire una bella fontana
Con pesci di tutti i colori
Circondata da tantissimi fiori.
Vorrei fare del parcheggio di viale Barsanti
Un bel giardino di piante giganti
Perché quelli che abitano lì intorno
Ci possano stare ogni giorno.
A porta del Castello
Preparerei un pranzo molto bello
E paesani, viandanti e forestieri
Inviterei molto volentieri.
Poi li manderei in via Togliatti
Vicino alla Coop, non siate distratti
E qui collocherei un uovo che mi rende
Entusiasta:
Quello con tutti i tipi di pasta.
Via di corso in via della Castellina
Qui offrirei cioccolato dalla sera alla mattina
E, oltre all’asfalto nuovo,
Farei trovare ai passanti
Delle uova giganti
Dipinte di cioccolata
E panna montata
Con case di zucchero filato
E strade di meringato.
Per soddisfare ogni poverino
Li porterei in via del Martellino
Dove dentro l’uovo c’è un regalo genuino:
E’ con pane e acqua, zucchero e vino.
Per i grandi invece ci sarà
Magari in via Marconi
L’uovo dei pantaloni
In via Fratelli Rosselli
Quello dei gioielli
E in via Pacinotti
Quello dei cappotti.
In via Dante Alighieri
Farei crescere l’uovo dei pensieri
In cui, oggi come ieri,
Ognuno possa riscoprire i propri desideri.
Corriamo di nuovo in via Togliatti
C’è un opera da tre atti,
Tutti sarete soddisfatti:
Il finale è da grancassa e piatti!
In via della Stufa
Farei un camino per quando bufa
E darei una tazza di cioccolato
Per riscaldare il vicinato.
In via Lancisi farei
Tanti visi contenti
Anziché le solite facce annoiate
In tutte le giornate.
In via della Firenzuola
Farei colorare tutte le lenzuola
Tutte colorate
Per rallegrare le nottate.
In via San Giuseppe
Metterei le bacchette
Per tutti i maghi del mondo
Che faranno un grande girotondo.
Tutto questo vorrei
E se potessi lo farei,
Ma sono un bambino
E quando arriverà il mattino
Tutto finirà
E il sogno svanirà.
Non ho che auguri da regalare
Di auguri ne ho tanti,
Scegliete quelli che volete,
Prendeteli tutti quanti.
Vorrei volare
Antonio Selvi
Tu rondinella che voli in alto,
tu che assapori il vento,
tu che canticchi sulle colline in fiore,
tu sai volare!
Io, bambino che sono a scuola,
gioco con gli amici,
quando leggo i racconti felici,
volo insieme a te.